6 Febbraio 2019
Il regolamento non dice quali sono le informazioni dinamiche che devono comporre il PI, la parte variabile dei dati che costituiscono lo UDI insieme al DI, il codice che identifica il dispositivo medico.
Esso dice che il PI deve essere costituito da tutti i dati che l’azienda utilizza per fare tracciabilità e rintracciabilità. E’ quindi l’azienda stessa che decide quali informazioni ne fanno parte.
Una volta effettuata questa scelta, la parte PI dello UDI sarà rappresentata sul prodotto ma non dovrà essere registrata nel database UDI che conterrà solo informazioni statiche relative al dispositivo.
La scelta da parte delle aziende di solito ricade sulle più usuali: numero di lotto, numero seriale, data di scadenza, data di produzione o data di confezionamento.
E GS1 mette a disposizione delle aziende tutte le regole, basate sull’uso degli Application Identifier (AI), che permettono loro di rappresentare i dati variabili di prodotto su uno dei codici a barre standard e di rispettare quindi i requisiti dei regolamenti UDI.
Cosa sono gli AI standard di GS1?
Sono due o più caratteri che sono codificati nel codice a barre, prima delle informazioni, e ne descrivono il significato e il formato. L’uso degli AI nel codice a barre permette di raccogliere, al momento della scansione del codice a barre, tutti i dati riportati nel simbolo e di decodificarli senza errori. Proprio perché le regole sono condivise e permettono di parlare un linguaggio univoco a livello globale.
Giada Necci
New Solution Specialist, GS1 Italy