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Il DGUE diventa elettronico, siamo pronti?

23 Ottobre 2018

CHE COS’È?

L’articolo 85 del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50 (nuovo Codice dei contratti), nel recepire l’articolo 59 della direttiva 2014/24/UE, ha disciplinato il Documento di Gara Unico Europeo (DGUE).  La finalità del documento è quella di semplificare e ridurre gli oneri amministrativi che gravano sulle amministrazioni aggiudicartici, sugli enti aggiudicatori e sugli operatori economici attraverso l’adozione di un unico modello autodichiarativo per la partecipazione alle procedure ad evidenza pubblica. L’autodichiarazione consente alle imprese partecipanti o ad altri operatori economici (ausiliari, subappaltatori) di attestare che essi non si trovano in una delle situazioni che possono comportare l’esclusione dalla procedura e rispettano i pertinenti criteri di selezione.

LA COMPILAZIONE

Il DGUE è articolato in sei parti:

  1. Parte I. Informazioni sulla procedura di appalto e sull’amministrazione aggiudicatrice o ente aggiudicatore;
  2. Parte II . Informazioni sull’operatore economico e sui propri rappresentanti, sull’eventuale affidamento a capacita’ di altri soggetti (a fini dell’avvilimento) e sul ricorso al subappalto
  3. Parte III . Criteri di esclusione
  4. Parte IV . Criteri di selezione
  5. Parte V . Riduzione del numero di candidati qualificati
  6. Parte VI . Dichiarazioni finali

Per facilitarne la compilazione la commissione europea ha messo a disposizione un servizio gratuito per amministrazioni e operatori economici (link).

LA MODALITÀ DI TRASMISSIONE E LA NOTA ANCI

Durante il periodo transitorio, iniziato lo scorso aprile, il DGUE è stato trasmesso dalle imprese tramite USB o cd-rom. Dal 18 ottobre sono entrate in vigore le nuove modalità di compilazione del documento il quale, per tutte le procedure di gara bandite da tale data, deve essere compilato e trasmesso in modalità esclusivamente elettronica. Nonostante questa sia una semplificazione del processo, non tutte le aziende sono pronte a questo cambiamento e il rischio è che la partecipazione alle gare diventi più difficoltosa e rallentata.

Il giorno successivo, l’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) ha provveduto a pubblicare la nota operativa per l’utilizzo obbligatorio dei mezzi elettronici. Questa precisazione risulta di fondamentale importanza sopratutto per i piccoli comuni che in caso di non convenzioni con centrali uniche di committenza o soggetti aggiudicatario che posseggono piattaforme telematiche oppure non avendo a disposizione risorse sufficienti per acquistare l’accesso ad altre piattaforme presenti sul mercato, sarebbero in grande difficoltà (leggi la nota ANCI).

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