14 Settembre 2018
Come molti di voi ricorderanno nella seconda metà del 2017 la disciplina del MePA ha subito degli importanti cambiamenti, in particolare ciò che risulta di interesse per le imprese è l’inserimento, all’interno del Capitolato Tecnico, di un paragrafo così intitolato “Codici CPV associati alla categoria di abilitazione“.
Per molte persone questa notizia non sembrerà rilevante ma non è così. L’introduzione di questa specifica consente di vendere sul MePA qualsiasi bene o servizio che rientra nei codici CPV che definiscono la categoria merceologica, ampliando significativamente il perimetro dei beni e servizi appaltabili sul mercato elettronico. In particolare, nel caso dei dispositivi medici, questa regola, che sfortunatamente ancora poche imprese conoscono, ha più che raddoppiato la quantità di beni e servizi vendibili sulla piattaforma.
Per capire meglio la differenza cercheremo di spiegarvi come funzionava nel periodo precedente alla modifica.
All’interno delle vecchie edizioni dei capitolati tecnici, allegati ai relativi bandi di abilitazione e oggi intitolati Capitolati d’Oneri, non era presente il paragrafo relativo ai codici CPV associati alla categoria di abilitazione, ma erano solo elencate (di difficile lettura rispetto alla tabella oggi presente) delle schede prodotto inerenti gli articoli contenuti nel capitolato tecnico.
Erano quindi molti meno articoli rispetto ad oggi, anche perché tutti gli articoli erano specificati nel dettaglio, di seguito un esempio:
Il CPV 33141300-3 – Aghi biopsia citologica presente precedentemente oggi è stato sostituito dal CPV 33141000-0 inerente più in generale la categoria “Materiali medici non chimici di consumo monouso e materiale di consumo ematologico” che, come è facilmente intuibile, fa ricadere nel perimetro molti più articoli, riconducibili ai “CPV figli.
Per conoscere ulteriori dettagli vi aspettiamo all’evento formativo del prossimo 4 ottobre!
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